giovedì 31 gennaio 2013

Fotografare il cibo: la luce artificiale - Parte Prima

Dopo aver parlato della luce naturale (discorso che prossimamente riprenderò, affrontando anche la questione di come utilizzarla praticamente per fotografare il cibo), oggi vi parlerò della luce artificiale in fotografia.
Per luce artificiale si intendono, naturalmente, tutte le fonti di luce non presenti in natura e, quindi, non derivanti dal sole, a partire dalla classica lampadina del lampadario di casa fino ad arrivare al costosissimo flash dal 2000 Watt/s.
Esistono due grandi categorie di illuminazione artificiale fotografica, che a loro volta si dividono in sottogruppi interni: la luce continua e la luce flash.
La luce continua non è altro che una fonte di luce che, una volta accesa, rimane tale e quindi operativa fino al momento in cui non viene spenta, la lampadina del lampadario di casa di cui parlavo prima, infatti, né un ottimo esempio.
Ora, sperando che non vogliate utilizzare la suddetta lampadina per immortalare le vostre creazioni gastronomiche, andiamo ad analizzare quali sono i vantaggi derivanti dall'utilizzo della luce continua.
Innanzitutto, questo tipo di luce è di più facile utilizzo rispetto ai sistemi flash per chi è alle prime armi e non ha molta esperienza con sistemi di illuminazione da studio, perché il fotografo e l'esposimetro interno alla macchina fotografica, vedono effettivamente quello che verrà scattato, cosa che non succede invece con i flash, neanche in presenza di luce pilota. Le ombre, i chiaroscuri, i riflessi, ecc, possono, dunque, essere gestiti e modificati con semplicità, senza l'utilizzo di esposimetro esterno e senza troppi problemi. Ciò non significa che sia la scelta adatta solo ai neofiti o che sia la miglior scelta in assoluto, tutto dipende dall'attitudine, dal metodo di lavoro e dalla soggettività del fotografo. Molti fotografi professionisti e foto amatori evoluti hanno scelto questo tipo di attrezzatura, abbandonando i flash, altri hanno compiuto il percorso inverso. 
Vediamo ora quali sono i diversi sistemi di illuminazione continua utilizzati in fotografia.


LAMPADE ALOGENE O AL TUNGSTENO:
La tipologia di luce continua più economica è proprio quella generata dalle lampadine al tungsteno e da quelle alogene. Si possono infatti acquistare dei kit, non pensati né destinati alla fotografia(un motivo ci sarà!), già completi di stativo per meno di venti euro nei più comuni negozi di bricolage e fai da te. Queste luci sono, però, assolutamente inadatte a fotografare il cibo, (a fotografare qualunque cosa!) per diversi motivi:
- consumano tanta energia, per cui il vantaggio economico si assottiglia;
- scaldano TANTO, ma veramente tanto. Per cui rovinerebbero molto velocemente l'aspetto dei vostri piatti, rendendoli brutti e poco invitanti. Per non parlare dell'impossibilità di scattare soggetti come gelati, semifreddi, crudità, creme montate e simili. Inoltre bisogna stare attenti agli accessori utilizzati: pannelli riflettenti, sfondi di carta e altri materiali infiammabili potrebbero facilmente prendere fuoco. Letteralmente;
- hanno una temperatura colore molto bassa (ca. 2700°K le luci al tungsteno, ca. 3000°K le alogene), per cui produrranno una luce molto calda, tra l'arancione e il rosso, e per utilizzarle bisogna assolutamente bilanciare il bianco o al momento dello scatto o in post-produzione (questo è il problema minore, anzi un non-problema perché impareremo a bilanciare sempre il bianco a prescindere dalla fonte di luce utilizzata);
- difficoltà di utilizzare diffusori, modificatori e altri accessori fondamentali;
- sono luci che, non essendo pensate per la fotografia, non sono molto potenti; quindi, per poter scattare a bassi ISO e con tempi relativamente veloci, bisogna avere a disposizione tanti Watt, per cui si rischia di far saltare la corrente di casa, oltre a vanificare il risparmio a tutto vantaggio di Enel & Co.
Per cui mi sento di sconsigliare fortemente l'uso di quest'illuminazione per i vostri set.

LAMPADE AL NEON CLASSICHE:
Anche queste sono luci economiche, ma che difficilmente trovano uso in fotografia perché:
- sono poco potenti;
- presentano evidenti problemi di sfarfallio
- temperatura colore difficilmente equilibrabile.
Per tutte queste ragioni ritengo inutile prenderla in considerazione.


LAMPADE FLUORESCENTI DAYLIGHT:
Più interessanti risultano essere invece le luci fluorescenti daylight di ultima generazione pensate appositamente per la fotografia, come questa.
Queste lampade, benché non proprio economiche (ma lo imparerete, fotografia difficilmente fa rima con economia e risparmio), presentano non pochi vantaggi per chi desidera fotografare le proprie creazioni culinarie, con risultati professionali:
- hanno la praticità che abbiamo visto essere comune all'utilizzo della luce continua;
- consentono un controllo totale del set;
- non scaldano;
- hanno una temperatura colore in linea con la luce del sole (ca. 5500° K) che è la stessa delle luci flash, per cui possono essere utilizzate (con attenzione) in contemporanea a lampade flash;
- esistono in commercio diffusori, modificatori e altri accessori utili per il controllo della luce;
- sono utilizzabili con ottimi risultati anche nel video.
Non solo vantaggi ma, come in tutte le cose, ci sono anche svantaggi:
- come avrete notato non sono proprio tascabili per cui occupano molto spazio sia da montate che una volta riposte nelle custodie;
- non sempre la temperatura colore riportata dalla casa madre corrisponde a realtà, soprattutto per le marche più economiche e meno conosciute, per cui bisogna fare attenzione al momento dell'acquisto, magari provandole prima;
- pur essendo energicamente più valide rispetto alle alogene, per ottenere una buona potenza ne servono diverse, anche se, nel nostro caso, dovendo fotografare piatti e cibi, quindi soggetti di piccole dimensioni, non è un grande problema.
- se è vero che esistono modificatori e accessori per il controllo della luce, è altrettanto vero che sono meno orientabili e modificabili rispetto alle lampade flash.

Queste, dunque, le caratteristiche della luce continua nella fotografia di food (ma più in generale, nella fotografia), nella seconda parte dedicata alla luce artificiale vi parlerò della luce flash, delle varie tipologie in commercio e del loro utilizzo nella food photography, in modo da permettervi di compiere una scelta oculata e adatta alle vostre esigenze.

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