giovedì 28 marzo 2013

Shoot Kitchen cambia casa, oggi nasce shootkitchen.it


Come vi ho anticipato ieri e nei giorni scorsi, il blog si trasferisce; nasce oggi, infatti, shootkitchen.it.
Le motivazioni che mi hanno spinto a questo cambiamento, le spiego in questo articolo.
Questo spazio rimarrà aperto ancora un po' ma non verrà più aggiornato e verso la fine di aprile verrà chiuso definitivamente.
Ringrazio tutti quelli che in questi tre mesi mi hanno seguito e tutti quelli che mi hanno contattato, facendo in modo che prendessi ancora più a cuore questo progetto.
Grazie davvero e, mi raccomando, vi aspetto tutti su shootkitchen.it.

giovedì 21 marzo 2013

Fotografare il cibo: l'attrezzatura - Seconda Parte

Eccoci al secondo appuntamento riguardante l’attrezzatura di un fotografo di food. Nella prima parte abbiamo parlato della macchina fotografica e delle ottiche che, pur rappresentando le basi da cui partire, da sole non bastano per scattare immagini professionali ai vostri piatti (per la sfortuna del vostro conto corrente).
Avremo bisogno, quando non possiamo/vogliamo utilizzare la luce naturale, di luci artificiali, continue o flash.
Se non sapete di cosa sto parlando o volete semplicemente una rinfrescata vi rimando ai link di cui sopra.
Oltre alle luci avremo bisogno di accessori per modulare la luce stessa. 
In line di massima ci occorreranno:
- softbox. Ne esistono di diverse dimensioni e servono a diffondere la luce, cioè a renderla meno dura, con conseguente “ammorbidimento” delle ombre; esiste una soluzione low cost, l’utilizzo di comune carta forno, dovrete solo ingegnarvi a tenerla su;
- pannelli riflettenti e assorbenti, in questo caso non vi faccio spendere niente o quasi: comprate dei pannelli di polistirolo in un qualsiasi negozio di bricolage, pitturate un lato con vernice nera (oppure incollate un cartoncino nero); in questo modo potrete utilizzare la parte bianca per riflettere la luce sul soggetto da fotografare e la parte nera per assorbire la luce che non volete vada a cadere sul soggetto stesso;
- stativi. Ci serviranno per tener su le luci, siano esse flash o continue, i pannelli e qualsiasi cosa ci servirà per modulare la luce, quindi anche carta forno e simili.

giovedì 14 marzo 2013

Food Videographer? Perché no?!

Ultimamente sono molto impegnato, ecco spiegata la mia latitanza sul blog. Sono così indaffarato che non trovo neppure il tempo di andare a fare la spesa; ieri, infatti, in dispensa non c'era granchè e cosa si fa in questi casi? Ovvio, la più classica e buona delle spaghettate: aglio, olio e peperoncino.
Dato che la preparazione è delle più semplici e che da un po' di tempo avevo in mente di realizzare un video sul cibo, ho colto la palla al balzo e l'ho fatto.
Naturalmente è un video senza pretese, realizzato nella cucina di casa mia che è molto buia (e purtroppo io ho solo flash! Mi toccherà comprare qualche luce continua.) in dieci minuti e montato in altrettanti.
E' stato più un esperimento per vedere cosa ne sarebbe uscito e, magari, ampliare la mia offerta professionale anche in questa direzione.
Devo dire che il responso è stato positivo, mi sono divertito molto nella realizzazione e nella post-produzione e il risultato - tenendo conto delle difficili condizioni di ripresa e dell' (...a mancanza di) attrezzatura utilizzata - non mi mi è dispiaciuto, anche se la codifica di Vimeo, come al solito, lascia a desiderare.
Credo che la cosa - impegni permettendo - avrà un seguito e che anche in futuro mi diletterò nella realizzazione di food-video (dopo aver comprato un paio di buone daylight però!).
Ora vi lascio al video e torno a lavorare che ho qualcosa come diecimila foto da sistemare entro Aprile.

Buona visione e alla prossima.


I classici della cucina italiana: Spaghetti aglio, olio e peperoncino from Andrea Di Castro on Vimeo.

giovedì 7 marzo 2013

[Eating] Piceno Adventure




Dopo qualche giorno dal mio rientro dall' Eating Piceno Tour, di cui vi avevo parlato nell'ultimo post, eccomi qui a raccontarvi questa esperienza.
Ho aspettato un po' a scriverne perché dovevo ancora assimilare per bene le emozioni di questi sei giorni passati a mangiare (leggasi scofanare) e a fotografare piatti e prodotti del Piceno, durante i quali ho conosciuto persone nuove, appassionate e con cui si è instaurato un legame che trascende la singola esperienza di quei giorni.
Sono stati sei giorni intensi, che ci hanno visto correre da un angolo all'altro del Piceno per vedere, conoscere, assaggiare, degustare e fotografare e che ci hanno permesso di confrontarci con ristoratori e produttori del luogo sulle eccellenze eno-gastronomiche che queste terre hanno da offrire.
Non starò tanto a dilungarmi su quello che abbiamo visto o fatto nello specifico, per questo vi rimando ai siti dei blogger che hanno partecipato all'evento (i link li trovate in fondo), che senz'altro sapranno meglio di me condurvi nelle atmosfere che abbiamo vissuto e respirato in quest'avventura.
Io, dal canto mio, cercherò di raccontarvi la meraviglia di questa terra e dei suoi prodotti attraverso le tante foto che ho scattato e che mi aspettano nell'hard disk per essere sistemate (aaaarghhhh!!!).
Colgo l'occasione per ringraziare l'organizzazione e i miei compagni di viaggio che vi presento:

Food Blogger:


Fedora D'Orazio alias CranBerry  Cappuccino e Cornetto

Cecilia Rosi Frigo Rosa
Laura Ghezzi Cucinare per passione
Martina Toppi Trattoria da Martina
Marina Della Pasqua La tarte maison
Alessandro Gerbino Che Zuppa!

L'altra fotografa:


Agnese Gambini


Videomaker:


Manuele Sacchi

Giacomo Pecci
Luca Silvestri


















Foto di gruppo finale

Per essere aggiornati potete seguire il sito Eating Piceno oppure la sua Pagina Facebook.

N.B. Tutte le immagini di questo articolo provengono dalla Pagina Facebook di Eating Piceno.

lunedì 25 febbraio 2013

Eating Piceno...domani si parte

Domani si parte alla volta delle Marche, per fotografare  Eating Piceno, un tour di cinque giorni in cui un team selezionato composto da food blogger, fotografi e videomaker, sarà chiamato a documentare quanto lo splendido territorio marchigiano ha da offrire sul piano enogastronomico (e non solo!).
Io e gli altri ragazzi/e selezionati saremo guidati alla scoperta dei prodotti e delle tipicità del Piceno che avremo la fortuna di sperimentare per poi raccontare a tutti voi.
Il tour inizierà mercoledì 27 febbraio per concludersi domenica 3 marzo. Ogni giornata sarà dedicata ad una zona del Piceno e si concluderà con una cena a tema. A proposito, le cene sono aperte al pubblico, per cui se siete di queste parti date un occhiata al programma e prenotate, ne vale la pena!
Domani, invece, a precedere il tour ci sarà il Marche Food Camp, una giornata di approfondimento su tutti quei temi riguardanti il binomio food-nuove tecnologie, durante la quale interverranno affermati addetti ai lavori che daranno vita ad un interessantissimo confronto sulle diverse tematiche riguardanti il cibo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. 


Ora scappo a preparare l'attrezzatura e la valigia, al mio ritorno farò un dettagliato resoconto dell'esperienza e, soprattutto, vi darò in pasto un bel po' di scatti.

lunedì 18 febbraio 2013

Fotografare il cibo: l'attrezzatura - Prima Parte

Dopo aver analizzato i diversi tipi di luce utilizzabili in fotografia, oggi vi parlerò dell'attrezzatura di base che un fotografo di food si trova ad utilizzare quotidianamente.
Premetto che quello che vi dirò è frutto della mia personale esperienza di fotografo e, quindi, può non essere considerato universale.
Iniziamo allora. Quali sono, dunque, le attrezzature che non dovrebbero mancare ad un buon food photographer?

1) Innanzitutto, la fotocamera. Questa era facile. Come avevo già scritto in un altro post, è importante (per me indispensabile), scegliere una fotocamera che permetta di scattare in RAW, cioè in un formato "grezzo" non compresso che contiene al suo interno tutte le informazioni dell'immagine scattata; questo ci permetterà di poter fare gli opportuni aggiustamenti in post-produzione, come impostare il corretto bilanciamento del bianco, sistemare l'esposizione, la saturazione dei colori e così via, senza perdita di qualità.
Oltre a questo, è fondamentale che la fotocamera offra la possibilità di scattare in modalità manuale, cioè che ci permetta di scegliere manualmente tutti i parametri di scatto: iso, apertura del diaframma e velocità di scatto. Dobbiamo avere il completo controllo sullo scatto per riuscire ad ottenere il risultato che cerchiamo, altrimenti non è possibile.

giovedì 7 febbraio 2013

Fotografare il cibo: la luce artificiale - Parte Seconda

Nell'ultimo post ho iniziato a parlare dell'uso della luce artificiale in fotografia e più in particolare nella fotografia dei cibi che è la cosa che più ci interessa. Mentre nella prima parte mi sono concentrato sulla luce continua, oggi vi parlerò della luce flash e del suo utilizzo nella food photography. 
La luce flash è, personalmente, quella che preferisco e che utilizzo maggiormente per scattare le mie foto.
La luce flash è una luce che ha una temperatura colore di ca. 5500°K e, a differenza della luce continua, entra in gioco solo al momento dello scatto per una piccolissima frazione di secondo. Da ciò risulta subito evidente che scattare con la luce flash può essere più complicato rispetto all'utilizzo di una fonte di luce continua, soprattutto per chi è alle prime armi. Questo perché, prima di scattare la foto, la luce che andrà ad illuminare la scena è spenta, per cui invisibile all'esposimetro interno alla macchina fotografica. 
Per ovviare al problema si hanno due soluzioni: 
- la più economica: visto che uno dei vantaggi dello scattare in digitale è l'assenza dei costi di pellicola e sviluppo, si possono fare delle prove finché non si ottiene il risultato desiderato. Con il tempo si acquisirà maggiore confidenza con il sistema e diverrà tutto più semplice;